Perché allenarsi con i pesi non gonfia
Non si sa bene il perché, ma nel tempo si è sviluppata la (totalmente infondata) credenza per cui allenarsi con […]
Attenzione! Facciamo innanzitutto chiarezza: le cavigliere si usano per le caviglie, le polsiere sono per i polsi. Le prime vanno a lavorare soprattutto sulla parte inferiore del corpo mentre le seconde sulla parte superiore. Di base, si tratta di attrezzi utilizzati nel fitness per andare a sovraccaricare e quindi aumentare lo sforzo durante l’allenamento.
L’obiettivo è lavorare sulla tonicità, sulla resistenza, sulla forza e sulla potenza muscolare e ottenere quindi un maggior consumo calorico (andando a bruciare soprattutto grassi). I muscoli coinvolti sono ad esempio addominali, glutei, quadricipiti. Di fatto sono quindi attrezzi addizionali, volti ad aumentare lo sforzo in fase di esecuzione dell’esercizio e perfetti nell’obiettivo della tonificazione e del rimodellamento fisico.
Fondamentale innanzitutto posizionare le cavigliere correttamente, vale a dire esattamente all’altezza della caviglia, in modo tale da riuscire a sentire davvero l’extra sforzo del muscolo. I benefici maggiori che si possono ottenere dall’utilizzo delle cavigliere li abbiamo nel caso in cui le utilizziamo negli esercizi di isolamento di determinati gruppi muscolari. Alcuni esempi possono essere: un lavoro focalizzato sulle gambe, per cui possiamo applicare le cavigliere durante l’esecuzione dei burpees, oppure i glutei, nel caso in cui svolgiamo ad esempio gli slanci con l’aggiunta delle cavigliere.
Nel caso della Federica Fitness Library, le cavigliere possono andare a sostituire le bande elastiche negli esercizi proposti nel livello intermedio oppure, se di peso leggero, anche nelle sequenze del livello base che in genere sono a corpo libero, per aumentare l’efficacia dell’esercizio.
Le polsiere invece, possono essere utilizzate al posto dei pesi nello svolgimento delle sequenze del livello avanzato e sono ideali in esercizi come ad esempio il classico shoulder press, nei bicipiti e tricipiti e in generale per rimodellare la muscolatura delle braccia ed evitare il tanto annoso effetto tendina tipico di quando la muscolatura inizia a cedere e dipeso dal naturale indebolimento muscolare dovuto all’età ma anche dalla poca pratica fisica.
Oltre alle braccia, le polsiere permettono di lavorare su schiena, petto e spalle. Oltre al beneficio di lavorare da un punto di vista estetico, grazie al maggior consumo di grassi e alla tonificazione, le polsiere aiutano a migliorare anche la postura, con non pochi vantaggi quindi a livello di sulle articolazioni.
Prima di utilizzare cavigliere e polsiere, è comunque consigliato lavorare prima a corpo libero, cosí da prendere dimestichezza con gli esercizi. Una volta che si è certi che l’esecuzione è corretta, allora, si potrà aggiungere il carico. Se è la prima volta che si utilizzano, meglio non esagerare e partire da 1Kg per poi aggiungere di volta in volta peso addizionale, con il passare dei mesi. Per capire se il peso scelto è corretto, di base è necessario riuscire ad essere in grado di concludere la sequenza e, nelle ultime ripetizioni, sentire un leggero dolore dovuto allo sforzo finale, in cui lo svolgimento risulta più faticoso. Fondamentale tenere il carico sotto controllo e non esagerare, altrimenti ci si può fare male. Il rischio che si corre può essere quello di sviluppare infiammazioni, contratture, disturbi a tendini ed articolazioni, tensioni cervicali e sovraccarico muscolare.
Sul mercato esistono diversi tipi di cavigliere e polsiere, a peso fisso o variabile, ma, nella maggior parte dei casi, vengono preferiti i modelli che possono essere modulati di volta in volta, dove basta aggiungere o togliere dei pesetti nascosti nelle tasche. Questo permette di regolare il peso non solo nel tempo, ma anche sulla base del singolo esercizio. Gruppi muscolari differenti possono infatti richiedere nel caso di ciascuno, uno sforzo muscolare diverso. Il fatto di scegliere modelli regolabili, facilita ovviamente nell’utilizzo della stessa attrezzatura sia come cavigliera che come polsiera.
Meglio evitare l’utilizzo delle cavigliere per correre o per camminare o comunque in tutte quelle attività di lunga durata, di endurance, che non riguardano un lavoro di tonificazione specifica. Il rischio sono infatti stiramenti e lesioni. Il muscolo è over stressed quando caricato del peso e in attività come queste, è molto frequente che i tendini ad esempio vengano infiammati e le articolazioni compromesse.
Se si vuole comunque aggiungere un lavoro ulteriore durante queste tipologie di allenamenti, si possono utilizzare le polsiere. Camminare con le polsiere infatti permette di bruciare più rapidamente, sviluppare maggiormente la massa muscolare, migliorare il coordinamento e la propria capacità di equilibrio.
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5 esercizi perfetti da eseguire con le cavigliere:
5 esercizi perfetti da eseguire con le polsiere:
Oltre a cavigliere e polsiere, esistono poi dei veri e propri giubbotti modulabili con i pesi, da utilizzare esattamente con la stessa modalità. La differenza sostanziale sta nel fatto che ovviamente sarà la muscolatura della parte superiore del corpo a beneficiarne particolarmente e che, essendo distribuito il peso in maniera più omogenea sul petto e l’addome, non ci sono particolari controindicazioni nel suo utilizzo anche in esercizi come la corsa o la camminata.
In generale, l’utilizzo di quale tipologia di carico utilizzare è estremamente soggettiva. C’è chi preferisce utilizzare i manubri, chi le cavigliere e chi gli elastici: l’importante è richiedere al muscolo uno sforzo addizionale rispetto all’esecuzione degli stessi esercizi a corpo libero. Spesso le cavigliere vengono quindi utilizzate come preludio nell’utilizzo di manubri, bilancieri e macchine, in modo tale da abituare gradualmente il muscolo a lavorare con i carichi via via più importanti senza sottoporlo a shock.