Il Kiwi: un frutto, mille proprietà
Esistono due principali varietà di questa bacca: la verde e la gialla (o gold). La prima, la più diffusa e […]
Se ne leggono davvero tante su questo frutto: ma cosa c’è di vero? Di sicuro non è la base di una pozione magica salva vita, non cura nessuna malattia e se aggiunto all’acqua al mattino non farà nessun tipo di miracolo, in compenso fornisce tanti nutrienti importanti a costi contenuti e in linea con la tradizione mediterranea. Vediamo innanzitutto quali sono le sostanze nutritive degne di nota nei limoni.
In 100 g della parte commestibile del frutto del limone sono presenti 91,5 g di acqua e solo 16 calorie, di cui solo 2,5 g di zuccheri, e 1,9 g di fibra (considerando il frutto intero di cui si può consumare anche la buccia). La vitamina più abbondante è la Vitamina C, circa 50 g ogni 100 g di limone. Fra i minerali spiccano invece:
Nel solo succo di limone, invece, le fibre sono assenti e anche le calorie diminuiscono (9 per 100 g), la quota di acqua aumenta (93%), mentre la Vitamina C diminuisce leggermente (43 mg/100g).
Nella scorza, la parte più buona! Si dice limone e si pensa subito vitamina C. Ed è verissimo! Proprio grazie a questo micronutriente dalle molte proprietà benefiche (presente sia nel succo che nella buccia), infatti, il limone è un frutto prezioso per il nostro organismo.
La vitamina C, o acido ascorbico, appartiene al gruppo delle vitamine cosiddette idrosolubili, quelle cioè che non possono essere accumulate nell’organismo, ma che si disperdono in acqua e che dobbiamo, quindi, essere regolarmente assunte con l’alimentazione.
Oltre a disperdersi in acqua, la vitamina C è anche sensibile alle alte temperature, per cui si perde quasi completamente in caso di cottura. La vitamina C partecipa a molte reazioni metaboliche e alla biosintesi di aminoacidi, ormoni e collagene. Grazie alla sua azione antiossidante, inoltre, potenzia il sistema immunitario e aiuta l’organismo a prevenire l’invecchiamento cellulare, contrastando i radicali liberi e inibendo la sintesi di sostanze cancerogene.
Oltre a queste importantissime funzioni, dobbiamo anche ricordare che la vitamina C è una vitamina importantissima soprattutto per quelle persone che hanno difficoltà ad assorbire il ferro. La vitamina C, infatti, ne promuove l’assorbimento. Un buon consiglio, quindi, in caso si voglia dare un booster ai livelli del nostro ferro ematico, è quello di aggiungere succo e/o scorza di limone agli alimenti più ricchi di ferro come la carne, il pesce, i legumi e sulle verdure.
Ricordiamoci però, che questa vitamina è sensibile al calore, perciò, è sempre meglio aggiungerlo a fine cottura.
Nel limone sono inoltre presenti acidi organici, carotenoidi, flavonoidi (particolarmente abbondanti nella scorza e nell’albedo – la parte bianca degli agrumi). Fra tutte queste molecole spicca il limonene, una preziosa molecola della famiglia dei terpeni responsabile del caratteristico profumo e principale componente dell’olio essenziale di limone, che si ricava proprio dalla distillazione della scorza.
Recenti studi hanno iniziato ad indagare il possibile ruolo del limonene come fattore protettivo sulla nostra salute e i primi risultati mostrano una possibile implicazione nel prevenire la crescita tumorale, probabilmente grazie alla sua:
Ma come mai è così acido? Perché contiene acidi organici, fra cui l’acido malico e l’acido citrico, alleati del nostro metabolismo. Come già accennato, aiutano il nostro organismo ad assorbire il ferro dagli alimenti, ma contribuiscono anche a salvaguardare la salute dei reni, riducendo il rischio di calcoli. Il succo di limone, poi, nonostante la sua acidità, si trasforma nel nostro organismo in sostanza alcalina e facilita i processi digestivi, stimolando la funzione enzimatica.
Tuttavia, è importante ricordare che un consumo esagerato e ripetuto nel tempo di succo di limone, soprattutto disciolto in acqua e a stomaco vuoto) può avere delle controindicazioni soprattutto in coloro che soffrono di acidità di stomaco, gastrite e reflusso gastroesofageo. Un uso smodato di succo di limone, inoltre, può danneggiare lo smalto dei denti causando irregolarità della loro superficie, perdita della lucidità e alterazioni del colore.