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Perché lo sport fa bene allo spirito

di Federica Constantini

salute

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Tutti abbiamo provato la piacevole sensazione di benessere dopo la doccia che ha seguito uno sforzo fisico e come quello stesso benessere si cerca di riprodurlo con altre sessioni di movimento. Ma perché si verifica? Perché il movimento in primis e anche lo sport sono importanti? Come è possibile che faccia bene non solo al corpo ma anche allo spirito e se ne abbia la percezione? La risposta sembrerà banale: perché muoversi per l’uomo è un bisogno primario, come mangiare, quindi non se ne può fare a meno, salvo rischiare di ammalarsi.  Abbiamo fatto qualche domanda al Professor Lucio Lucchin, per 21 anni Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Ospedale di Bolzano ed attuale Responsabile Scientifico dell’equipe nutrizionale della Casa di Cura “L.Bonvicini” di Bolzano.

Sommario

Come è possibile che lo sport abbia su di noi un’azione benefica per cui ad un certo punto arriva a creare una sorta di dipendenza?

“Innanzitutto, il muscolo non è semplicemente una sorta di apparato che serve a sostenerci per farci fare i movimenti. Il muscolo in realtà interagisce e dialoga con tutti gli altri organi del corpo, il cervello in primis, attraverso alcune particolari tipologie di ormoni che secerne quando è utilizzato. Se al contrario si è pigri vengono secrete meno molecole ormonali e il cervello e gli altri organi se ne accorgono. Oltre a mangiare e muoverci, siamo anche obbligati a respirare (ma la maggior parte di noi non lo sa fare correttamente). Per fortuna di aria ce n’è a sufficienza e non si debbono fare particolari sforzi per procurarci l’ossigeno.  L’atto è pertanto passivo. Per mangiare invece, mi devo muovere, devo compiere più azioni: trovare il cibo, cucinarlo e mangiarlo. Anche muoversi di fatto non è un automatismo ed infatti diventiamo sempre più pigri, coadiuvati da una tecnologia che fa di tutto per evitarci fatiche. Paradossalmente il nostro cervello si è evoluto molto di più della nostra biologia; si è sviluppato, fa dei pensieri e dei collegamenti inimmaginabili rispetto ad altre epoche storiche, ma il nostro corpo è quello di  20.000 anni fa circa. Il cervello quindi si deve in qualche modo occupare di stimolare il corpo, molto più indietro in termini evolutivi rispetto a lui.

Allora, cosa succede quando si compie un movimento? Si aumenta la produzione di alcune sostanze cerebrali che si chiamano endorfine che sono sostanzialmente oppioidi endogeni. Sono quindi vere e proprie droghe endogene, a dosaggio molto contenuto, prodotte dall’ipofisi, dal surrene e da alcuni tratti dell’apparato digerente. Questa è la ragione del perché chi fa degli sport di lunga durata, come per esempio maratoneti e fondisti, si accorge che per avvertire la stessa sensazione di benessere bisogna aumentare progressivamente lo sforzo profuso, ad esempio in termini di distanza percorsa. È come la dipendenza da droga, con le debite differenze che in questo caso si ottengono più vantaggi di salute che svantaggi. Ma anche in questo caso c’è un limite da non superare. Questo è il meccanismo fisiologico che ci spinge a fare il movimento, perché crea una sensazione di piacere e benessere. È una sorta di stimolo naturale al movimento.”

Questo vale per tutte le pratiche sportive?

“Di base, basta che ci sia del movimento. Poi è ovvio che vari tipi di movimenti allenano più o meno determinati gruppi muscolari e apparati, in maniera differente. Per esempio, un movimento misto, che vede una parte aerobica e una di forza, cioè di resistenza muscolare, è il migliore per allenare l’apparato cardio vascolare e respiratorio. Ci possono essere delle piccole differenze quindi nella produzione delle endorfine ma tutta l’attività sportiva di fatto è uno stimolo a produrne, anche la più noiosa. Prendendo il caso dei nuotatori, si sa che per allenarsi doverosamente è necessario arrivare a fare centinaia di vasche avanti e indietro. Pensandoci razionalmente, si tratta di un allenamento piuttosto noioso ma lo si fa perché dà piacere e il piacere lo danno le endorfine. Più lo si fa e più il piacere aumenta, specie a posteriori e per un certo periodo di tempo.”

Ci sono effetti collaterali?

“Lo stesso di tutti gli stupefacenti: per avere lo stesso effetto andando avanti è necessario aumentare la dose. Questo vale nel caso in cui si faccia sport con una certa intensità, ad un certo ritmo, dove ci si allena per raggiungere dei risultati. Quando si compie del movimento per il piacere di farlo, in maniera blanda, non è tanto la produzione delle endorfine che stimola quanto una serie di altri piaceri collaterali che si ricavano nel fare quella determinata attività. Un esempio è una passeggiata, che si fa anche per stare all’aria aperta, staccare dal ritmo delle attività quotidiane o, per esempio, stare in compagnia.”

Allenati sempre con il sorriso

Lasciati contagiare dall’energia di Federica, prendi in mano la tua vita e sentiti bene come non mai.

Federica Constantini in tenuta sportiva rosa mentre si allena con una banda elastica.

Parlando di ormoni, come si relaziona lo sport alla tiroide?

Lo sport tendenzialmente non influenza la tiroide ma il suo mal funzionamento influisce su movimento e sport. Se la tiroide ha una patologia, si può diventare sia più apatici nei movimenti, che più iperattivi.” Tutto questo, ci permette di capire ancor più chiaramente l’importanza della pratica sportiva nella nostra vita quotidiana, di come questa faccia fisiologicamente parte del nostro corpo e del suo corretto funzionamento. Per questo motivo, la Federica Fitness Library, propone un programma di allenamento mirato alla costanza: evitare la noia e, allo stesso tempo, lo sforzo eccessivo, ci permette di trarre il massimo beneficio per il nostro organismo e quindi, ottenere questa sensazione di benessere che ci invita a rimetterci sul tappetino la volta successiva. Ritagliarsi anche solo un spazio di 30/40 minuti al giorno per il movimento è il segreto e la chiave per portare avanti con motivazione questo percorso di benessere. Questo è possibile soprattutto grazie ad un programma strutturato su tre livelli differenti – base, intermedio ed avanzato – in modo tale che ciascuno possa riconoscersi nel suo e riuscire a portare a termine il singolo allenamento e la programmazione settimanale nel migliore dei modi. Oltre a questo, la FFL, mette unisce il binomio vincente suggerito dal Professor Lucchin, che vede l’alternanza di allenamenti cardio ad esercizi volti alla resistenza e allo sforzo muscolare.

Qualcosa sull'autore

Ciao! Sono
Federica Constantini

Ho fondato la FFL per permettere a tutti di intraprendere un percorso per stare bene. Ex atleta della nazionale di pattinaggio artistico e Fitness Coach, da sempre sportiva, per me lo sport è un atto d’amore verso noi stessi!

Federica Constantini sorridente in abbigliamento sportivo verde acqua.

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