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Yoga per principianti

di Federica Constantini

benessere

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Partiamo da un principio fondamentale: lo yoga è una pratica estremamente spirituale, profonda. Tocca corde molto intime ed è un percorso che richiede costanza e pazienza, dedizione affinché se ne possano trarre i massimi benefici. Non è immediato il ritorno in termini fisici e spirituali e pertanto, spesso non è facile trovare lo slancio sufficiente per provare. Ci si affida a storie e racconti di altri individui, alla loro personale esperienza e ci si documenta online, ma niente in realtà sarà mai come provarlo. Lo yoga va sperimentato, vissuto. Lo yoga infatti, non ha un significato univoco: non è uno sport, non è una religione, è di fatti un mezzo, uno strumento che unisce corpo e mente che ha l’obiettivo di condurci al benessere. Ci sono tanti motivi per praticare yoga ma ognuno trova poi il suo, il vero motivo è intimo e profondo per ciascuno. Nella sua pratica, l’intenzione e quindi l’attenzione ricoprono un ruolo fondamentale, perché sono gli elementi che permettono di controllare i movimenti e quindi insegnarci a governare la mente.

Sommario

Come iniziare a praticare Yoga

Per stimolare i principianti a praticare yoga, meglio partire da uno stile molto fisico, che unisce la mente e il corpo, perché è da lì che parte il percorso di yoga, per poi evolvere. La pratica degli asana è infatti solo una piccolissima parte di quello che è lo yoga perché l’obiettivo e la meta dello yoga è quella di arrivare a fare meditazione.

Ma innanzitutto, cosa si intende per asana? Gli asana sono le posizioni perché la parola asana contiene in sé proprio il significato di “una posizione mantenuta a lungo e in modo confortevole, grazie al controllo di mente, corpo e respiro”. Se da principianti si sceglie di praticare yoga e si parte da pratiche molto meditative ed interiori, il rischio che si corre è quello di scappare dallo yoga. Questo perché, se non si è mai praticato, non si è in grado di avere un’esperienza di yoga completa: per riuscire a stare tanto tempo in una posizione meditativa, c’è bisogno di un corpo forte e un corpo forte si costruisce attraverso la pratica delle asana nel tempo, in maniera graduale.

Per cominciare inoltre, è consigliato per i principianti uno stile di yoga dinamico, che è più facile da seguire, e solo dopo passare progressivamente ad uno stile più statico. Con il tempo e l’esperienza si evolve e si comprendere a quale pratica di yoga ci si sente maggiormente affini. Si può essere più Yin Yoga, vale a dire più prossimi alle pratiche lente e meditative, perfetto per lavorare sulla flessibilità rimanendo a lungo nelle posizioni. Si è Yang Yoga se invece si preferisce pratiche dinamiche, come Power Yoga, che richiedono più movimento ed energia fisica. Può essere utile anche partecipare a classi tenute da insegnanti diversi perché lo yoga è una pratica talmente personale che c’è la possibilità che ci si trovi bene con un insegnante e non con un altro. Sarebbe perciò un peccato bloccarsi perché non si è trovata empatia con l’insegnante con cui si è sperimentato. Ogni insegnante ha un suo stile, un suo metodo, un suo approccio ed è giusto trovare quello in cui ci si riconosce maggiormente.

In generale, per iniziare a praticare, è sicuramente meglio seguire un insegnante e non muoversi da autodidatta. Questo perché per quanto si possano seguire video ed spiegazioni in maniera puntuale, è anche vero che non possiamo avere la sensibilità per capire se una posizione la stiamo eseguendo nel modo veramente corretto. Dunque, soprattutto in un primo momento, è assolutamente fondamentale il contributo e l’esperienza di chi ha praticato a lungo ed è in grado di guidare nella pratica, perché sia veramente efficace. Questo non significa che i principianti devono per forza praticare yoga in gruppo, anzi. Se non si è mai praticato prima, ci si sente probabilmente più a proprio agio se non si è osservati e pertanto si preferirà una lezione individuale. La cosa è assolutamente soggettiva, nonostante la pratica dello yoga nasca come individuale. Per alcuni, al contrario, il gruppo può rappresentare uno stimolo. A livello motivazionale, può essere una rete di energia importante che lega chi pratica, dall’altra può rappresentare anche uno stimolo a migliorarsi, guardando ai compagni non con il senso di competizione ma di ammirazione.

Consigli e benefici dello Yoga

Bisogna tenere a mente alcuni elementi fondamentali per riuscire ad approcciarsi allo yoga in maniera corretta. In primis, è importante non dimenticare mai che lo yoga non è competizione, in alcuna sua forma. Non è competizione né con gli altri né con sé stessi. Rispetto a sé stessi infatti, l’obiettivo non è il dolore o il senso di sconfitta ma la volontà di migliorarsi, in un senso assolutamente positivo e soprattutto costruttivo. In secondo luogo, bisogna iniziare il percorso di yoga sapendo che è appunto un percorso, pertanto senza aspettarsi risultati impossibili in tempi record. La forza di volontà è un aspetto essenziale per riuscire ad vivere questo cammino nel miglior modo possibile ed in particolar modo senza cedere. In questo, la costanza gioca sicuramente un ruolo fondamentale. Questo non significa dover praticare quotidianamente, ma tenere il ritmo nella pratica, in modo tale da dare un senso di continuità senza perdere quanto appreso precedentemente.

Un altro parametro per valutare se la direzione scelta è quella corretta, è semplicemente ascoltarsi. Dopo la pratica, la sensazione deve essere quella di calma, di pace, un senso di appagamento dato dalla pratica che da energia e non la toglie. Non ci si deve sentire sotto pressione o demoralizzati: la volontà di evolvere non deve significare stress ma motivazione, carica positiva. Anche nel caso in cui dopo la prima lezione non doveste essere soddisfatti (perché troppo faticosa o al contrario noiosa), è bene dare allo yoga una seconda chance! Uscire dalla comfort zone è sempre una sfida e lo è ancora di più se il coinvolgimento non è solo fisico ma anche psicologico ed emotivo, se non comprende solo il corpo ma anche la mente e lo spirito.

Iniziare a praticare yoga, rispetto ad altre attività, ha sicuramente dei vantaggi invidiabili: non richiede un equipaggiamento particolare se non un tappetino, non richiede una preparazione atletica perché si parte appunto dalle basi e non ci sono limiti in termini di sesso o età. Possono praticarlo veramente tutti, in qualsiasi fase della vita si trovino. Una volta poi preso il ritmo e apprese le basi da un insegnante, si ha inoltre la possibilità di praticarlo in qualsiasi momento si desideri farlo, perché non ci sono orari giusti o sbagliati per la pratica. Inoltre, c’è la possibilità di seguire lezioni da remoto. Esattamente come per il discorso fatto in merito alla pratica individuale o di gruppo, anche rispetto al tema della distanza l’approccio è assolutamente personale, perché entrambe le possibilità presentano pro e contro. Il fatto di essere in presenza, permette senza dubbio di stimolare maggiormente i sensi, dal momento che praticando in gruppo o con almeno un’altra persona si ha una relazione anche fisica. Praticare invece online, rende per ovvie ragioni la pratica molto meno relazionale e lo scambio di energia diverso, con il vantaggio però di essere probabilmente più costanti nella pratica, per ragioni di comodità logistica. Dunque, a meno che non si preferisca nettamente una o l’altra opzione, spesso, proprio nel periodo iniziale dell’approccio allo yoga, si procede con una pratica mista, a volte in presenza e a volte no.

Allenati sempre con il sorriso

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Federica Constantini in tenuta sportiva rosa mentre si allena con una banda elastica.

Tipologie di Yoga più diffuse

5 tipologie di yoga tra le più diffuse, sicuramente da provare, anche a casa:

  • Vinyasa yoga: pratica particolarmente dinamica, richiede che le sequenze seguano il respiro. Si tratta di uno yoga molto fluido, come fosse una danza, che prevede un’immersione completa nel movimento e una presenza costante nel corpo. Una pratica perfetta per far fluire l’energia in maniera propulsiva;
  • Power Yoga: si tratta dello yoga più dinamico in assoluto, molto diffuso in occidente grazie al fatto che nasce in America negli anni ‘90. Si basa sulla forza e sulla resistenza ed in genere segue un ritmo musicale, di qualsiasi tipo esso sia. Pratica molto intensa, perfetta se lo scopo non è solo allenare la mente ma anche il fisico e riattivare il metabolismo praticando yoga;
  • Hatha yoga: tipologia di yoga estremamente vicina alla tradizione indiana e l’origine di tutti gli stili di yoga contemporanei. Permette di unire perfettamente il corpo, la mente e lo spirito in un percorso di piena consapevolezza e una serie di sequenze di posizioni in ordine di intensità;
  • Ashtanga yoga: sulla base dello Hatha Yoga, questa pratica tradizionale prevede sequenze fisse senza pause ristorative, caratterizzandosi per un ritmo molto intenso. Stile impegnativo dal punto di vista fisico, è energico e vigoroso, senza dimenticare la parte spirituale. Molto diffuso in occidente;
  • Yin yoga: yoga statico tra i più diffusi, prevede posizioni da tenere per 3-5 minuti, nel completo abbandono meditativo. Un lavoro focalizzato sul rilassamento dei tessuti profondi e quindi, sulla flessibilità. Pochi movimenti, perfetti per la calma interiore e il relax, favoriscono un profondo ascolto interiore.

Dunque, lo yoga è anche per i principianti ed è un viaggio meraviglioso che può essere costruito passo dopo passo, a casa come in uno studio, da soli o in gruppo, con posizioni dinamiche o statiche. Oppure, con tutto questo.

Qualcosa sull'autore

Ciao! Sono
Federica Constantini

Ho fondato la FFL per permettere a tutti di intraprendere un percorso per stare bene. Ex atleta della nazionale di pattinaggio artistico e Fitness Coach, da sempre sportiva, per me lo sport è un atto d’amore verso noi stessi!

Federica Constantini sorridente in abbigliamento sportivo verde acqua.

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